9 errori SEO da evitare assolutamente
Chi mantiene un blog o un sito web fa spesso del suo meglio per ottimizzarlo agli occhi dei motori di ricerca e degli utenti, tuttavia non è difficile incappare in qualche errore fatale che ci fa retrocedere nelle SERP.
Vediamo quali sono questi errori SEO da evitare come peste.
1. Curarsi poco delle keyword.
Ricercare e applicare le parole chiave giuste è fondamentale perché gli utenti del Web ci trovino cercando sui motori di ricerca. Sebbene le keyword abbiano perso molta della loro efficacia SEO con l’avvento di Google Panda, restano comunque necessarie ai fini della ricerca semplice, ossia: la corrispondenza tra le parole (keyword) immesse dall’utente nel campo di ricerca e le parole nei risultati visualizzati.
2.Voler fare per forza tutto da soli.
Se non avete tempo per applicare tutte le tecniche SEO atte a far crescere il vostro sito, è bene ingaggiare qualcuno che possa farlo per voi. Ostinarsi a voler fare tutto da soli è quanto mai controproducente in questo caso. Siate onesti con voi stessi: dedicatevi alle cose che vi riescono meglio, e lasciate il resto nelle mani di qualcun altro, anche dietro compenso. I soldi spesi vi ritorneranno sotto forma di avanzamento nelle SERP e in aumento del traffico (nonché in conversioni, se siete un business).
3. Non stilare un piano SEO.
Senza un vero e proprio piano da seguire, stilato a tavolino, resta difficile tenere sotto controllo le proprie azioni SEO con conseguenti reazioni, nonché trovare il tempo di fare tutto (vedi anche punto sopra). Dedicate un po’ di tempo alla pianificazione e i vostri tentativi di ottimizzazione ne risulteranno beneficiati.
4. Ignorare del tutto i social media.
Grandissimo errore, specie con i nuovi fattori di ranking introdotti da Google Panda. I social media pesano moltissimo sul punteggio assegnato ad una pagina, nonché sul traffico. Ecco che mantenere almeno un profilo su Twitter, Facebook e LinkedIn diviene essenziale. Non c’è bisogno di passare ore e ore su questi account: è sufficiente tenerli aggiornati e fornire un minimo di feedback agli abbonati.
5. Guardare solo ai ranking e non al traffico.
Il vero valore dei SEO sta nel traffico umano. Certo, i ranking sono importanti, ma riflettete un attimo: per chi è nato il Web? Per gli esseri umani. Per chi (e da chi) sono scritti i blog e i siti web informativi? Per gli esseri umani. Ecco dunque che il vero obiettivo del SEO viene a galla: il SEO è per gli utenti umani, ciò che avviene sui motori di ricerca (ranking) ne è diretta conseguenza e spia d’allarme in taluni casi. Focalizzare l’attenzione sul traffico significa migliorare sostanzialmente anche i ranking.
6. Fare tutto per i motori di ricerca e nulla per gli utenti.
Conseguenza del punto 5. Gli utenti sono i veri assegnatori di punteggi positivi, molto più dei motori di ricerca. Cercate di venire incontro alle loro esigenze, e i motori di ricerca vi ripagheranno.
7. Solo contenuti o solo link.
Il Web è fatto di entrambi questi fattori, per questo si chiama ‘Web’: una rete di link che collega vari contenuti. Pianificate bene la struttura del vostro sito, con molti link interni e contenuti di qualità, in modo da incoraggiare i link in entrata.
8. Keyword stuffing e spam.
Come accennato al punto 1, scegliere le keyword giuste aiuta gli utenti a trovarvi sui motori di ricerca. Tuttavia, è bene non esagerare per non cadere nel keyword stuffing, errore fatale che non porta solo alla penalizzazione da parte dei motori di ricerca, ma vi fa perdere di credibilità anche agli occhi degli utenti umani. Lo spam è da evitare come peste. E no, non porta buoni backlink, assolutamente.
9. Povertà di contenuti.
Spesso ci si imbatte in siti apparentemente ben congegnati ma con contenuti molto poveri sotto l’aspetto informativo e quello grammaticale. Se non ce la fate a scrivere contenuti di qualità, rivolgetevi ad un copywriter oppure, se avete un blog, avvaletevi degli articoli dei guest writers. Il vostro sito ne guadagnerà in qualità e visitatori.