SEO

10 nuovi fattori che Google considera per il ranking dei siti web

I nuovi fattori di ranking su Google

I vecchi fattori di ranking tanto acclamati dai vecchi SEO potrebbero non funzionare più con la nuova ottica di Google. Dall’aggiornamento dell’algoritmo con Google Panda molte cose sono cambiate, ed è bene tenersi al passo con i tempi per non incappare in una penalizzazione anche piuttosto pesante.

Vediamo 10 dei nuovi fattori considerati da Google per assegnare punteggi alle pagine web.

Velocità
La velocità di caricamento delle pagine dei siti web è un fattore di ranking ufficiale da un bel pezzo, e Google si è sforzato tanto di renderlo pubblico appena possibile, in quanto si vive in un’era dove la pazienza è un lusso e molti utenti abbandonano una pagina web se non si è caricata entro 15 secondi. Tuttavia, molti siti web non sono stati ancora aggiornati relativamente a questo fattore, e presentano ancora widget e immagini pesanti che ne rallentano il caricamente. Certamente sarebbe opportuno che anche aziende come Alexa ed Entrecard rivedano gli script dei loro widget per renderli più leggeri.

Social Media
Google tiene in grande considerazione i social media, in particolare Twitter, Quora e Friendfeed. Avere molti abbonati e molte citazioni su Twitter indica popolarità ed interesse, e Google non rimane cieco dinanzi a tali fattori, in particolare sei i retweet e i commenti arrivano da account autorevoli. Google ha da poco sfornato anche un tool per il ranking – PostRank – per misurare meglio tali fattori.

Usabilità
Con l’aggiornamento Google Panda i siti vengono valutati sia dall’algoritmo sia a mano dai quality rater, e l’usabilità delle pagine viene considerata un fattore diretto per il ranking.

Link in uscita (verso siti autorevoli)
Come ha più volte ribadito Matt Cutts, i link in uscita verso siti web informativi non danneggia il lato SEO del vostro sito, anzi… ne aumenta la credibilità, in quanto citatore di fonti altamente autorevoli. Per il nuovo algoritmo, questo fattore è ancora più rilevante, quindi linkate pure a Wikipedia o SEOmoz senza timore: i vostri ranking ne trarranno beneficio!

Google +1
Lanciato quest’anno, con ancora qualche piccolo bug temporaneo, Google +1 è il nuovo fattore “social” di Google, che varrà moltissimo per i ranking. È semplice da inserire nelle pagine, e sicuramente verranno presto sviluppati plugin per WordPress che ne consentiranno la gestione.

Leggibilità
Google si preoccupa che i siti indicizzati sulle proprie SERP siano leggibili. Qui non ci si riferisce alle sviste di battitura ovviamente, ma a veri e propri errori grammaticali e di strutturazione del testo. Meglio dunque concedersi una seconda rilettura prima di postare un aggiornamento nel caso avessimo dei dubbi, come facevamo alle superiori con i temi di italiano (solo che stavolta, il prof è Google).

Rapporto contenuto/pubblicità
La presenza di eccessiva pubblicità sul vostro sito potrebbe puzzare di spam e farvi perdere punti. Attenti anche se usate AdSense. Se scrivete articoli a pagamento, fate in modo che ci siano almeno due post genuini tra di essi.

Età delle pagine
Oltre all’età del dominio, Google si preoccupa anche dell’età delle pagine, per questo è importante visualizzare le date dei post. Non è ancora chiaro quanto questo fattore peserà sui ranking, ma meglio premunirsi. Chi possiede un blog non dovrebbe aver problemi, ma chi gestisce un sito web classico farebbe meglio ad inserire una data di inserimento in fondo alla pagina.

Velocità dei link in entrata
Questo fattore considera il numero di backlink che una pagina riceve in un certo lasso di tempo. Se ottiene troppi link tutti assieme, Google potrebbe insospettirsi.

Link interni
Il nuovo algoritmo considera in maniera ancora più accurata i link interni per il ranking del sito, quindi meglio prestare attenzione alle ancore e alla distribuzione dei link all’interno del sito.

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