5 errori nelle campagne Pay-Per-Click da evitare
Creare e mantenere una campagna Pay-Per-Click (PPC) di successo può rivelarsi una sfida ardua anche per le compagnie più gettonate, per questo ci si rivolge solitamente a specialisti invece di investire in-house. Tuttavia, mantenere tutto all’interno della compagnia è possibile se badate a tenervi alla larga dai seguenti 5 errori che potrebbero rivelarvisi fatali.
Errore n°1: Insistere troppo sulle prime posizioni.
Certo, agognare la prima posizione è normale per tutti, ma riflettete un attimo: perché pagare di più (i primi ad costano sempre più cari) quando potete ricevere un secondo o terzo posto (o quarto o più basso) che gli utenti certamente cliccheranno e magari sceglieranno nel loro esame comparativo di più di una compagnia? Non dimentichiamo che coloro che cliccano sugli ad sono di solito utenti che cercano qualcosa da comprare, e non si fermeranno di certo al primo click; andranno avanti, e voi avrete più probabilità di venir scelti, specie se i vostri servizi/prodotti sono competitivi.
Errore n°2: Scopiazzare dagli altri.
Copiare i formati e il testo della concorrenza è un errore che può rivelarsi fatale: non soltanto non contribuirà alla reputazione delle vostra compagnia, ma non riuscirete nemmeno a farvi notare, passando magari per ad “gemelli” di questo o quell’altro concorrente.
Errore n°3: Non investire sul nome della compagnia.
Sicuramente avrete bisogno di scegliere le keyword giuste, ma non scadete nella paranoia del nome della compagnia: coloro che vi conoscono già di nome sapranno certamente riconoscervi nel mare di ad, e verranno a cliccarvi. E` giusto giocare tutte le carte che avete in mano, senza aver paura di tentare la sorte. Oltretutto, è così che la vostra compagnia potrà, nel tempo, farsi un nome.
Errore n°4: Keyword sbagliate.
Scegliere keyword troppo generiche può rivelarsi confusionario per gli utenti, che sicuramente verranno trovarvi cliccando sugli ad, ma la conversione che ne otterrete sarà molto bassa o pressoché nulla. Invece, se puntate a vendere un certo prodotto, scegliete con cura le keyword che si riferiscono a quello specifico prodotto, come “tende da campeggio” per una pagina che vende tende da campeggio, o “diari scolastici” per una pagina che vende diari per la scuola.
Errore n°5: Redirezionare i vostri visitatori soltanto sulla homepage.
Non c’è molto da dire su questo tipo di errore: se avete come keyword “cestini da picnic”, puntate ad una pagina che vende cestini da picnic. Semplice e ovvio, no? Puntare alla homepage non farà che confondere l’utente e scoraggiare acquisti oppure ulteriori visite.
Insomma, se giocate bene le vostre carte e state attenti a non inciampare potete lavorare in-house e risparmiare sulle spese di outsourcing.