Svago via smartphone e tablet: il boom delle app per giocare
Il mercato delle app è favorito talvolta anche dal successo improvviso di un gioco specifico come ad esempio Pokémon Unite
Chi di noi non ha mai impugnato almeno una volta uno smartphone al giorno d’oggi? Il vecchio telefonino sta scomparendo e ormai per buona parte delle operazioni quotidiane è necessario cliccare direttamente su uno schermo. Il settore dell’intrattenimento ci ha visto lungo e da anni propone app e giochi per divertirsi anche sui dispositivi mobile. Niente a che vedere con il mitologico “Snake” che spopolava negli anni ’90, nel 2021 i cellulari possono supportare addirittura i videogiochi a 64 bit che eravamo soliti vedere sulla tv quando eravamo più giovani.
Insomma, tramite gli store digitali è possibile svagarsi senza impegnarsi troppo in affannose ricerche. Il tempo dei giochi in scatola sta tramontando: sono migliaia i ragazzi che ogni giorno cercano in sezioni apposite dei cataloghi di app degli album musicali, dei libri o dei giochi con cui passare il tempo. Anche l’allenamento sportivo può essere agevolato da qualche software a tema.
Quasi tutte le applicazioni disponibili per tablet e smartphone sono gratuite e sono quindi accessibili a una moltitudine di utenti, abbracciando varie fasce d’età. Per quel che concerne i videogiochi, nella fattispecie, il dispositivo portatile si trasforma in un vero e proprio gamepad, con tanto di pulsanti virtuali visualizzati a schermo. Insomma, molto di ciò che un tempo si poteva fare solo dal vivo oggi è stato perfettamente digitalizzato per risultare più comodo e soprattutto immediato. I titoli che compongono l’offerta contenutistica globale si sprecano: non si parla solo di conversioni dei più grandi videogiochi come “FIFA” o “Call of Duty”, ma anche di programmi pensati esclusivamente per il mercato delle app, come furono a loro tempo “Angry Birds” o “Ruzzle”.
Il mercato delle app è favorito talvolta anche dal successo improvviso di un gioco specifico. Di questi tempi, ad esempio, è esploso l’interesse mediatico per “Pokémon Unite”, la più recente attrazione videoludica dedicata ai celeberrimi mostriciattoli tascabili della Nintendo. Un caso analogo si era verificato l’anno scorso con “Among Us”, d’altronde. Non sono pochi gli utenti che scaricano un’app solo perché va di moda, per integrarsi ulteriormente con le proprie conoscenze e divertirsi in compagnia, rimanendo al passo con i tempi. Il vantaggio principale delle app, sia Android sia per iOS, consiste negli aggiornamenti. Anche il gioco meno accattivante può cambiare veste inserendo qualche nuova modalità o modificando la grafica attraversi un update. La rivisitazione dei contenuti è alla base dell’intrattenimento digitale, perché fidelizza i consumatori.
Ormai i cellulari sono praticamente dipendenti dalle connessioni ad Internet e interagire con gli altri non è più un’impresa. Anche per le attrazioni da casinò è così: se i diversi tipi di slot giocabili online sono pensati comunque per un singolo utente, i giochi di carte permettono di far comunicare a distanza più giocatori. Un risultato impensabile fino a qualche anno fa. Come se non bastasse, alcune app si distinguono per essere “cross-platform”, il che permette a chi gioca da smartphone di poter gareggiare con chi possiede la PlayStation in un determinato titolo. Con la copertura garantita dal 5G i dati che viaggeranno sulla rete nei prossimi anni si moltiplicheranno sensibilmente. Sembra non esserci più un limite alla tecnologia.