Civilization Online: uno strano MMORPG
La saga di Civilization dal lontano 1992 tiene incollati migliaia di giocatori allo schermo per ore ed ore. Ogni suo nuovo capitolo, ogni espansione, diventava un tesoro dalla giocabilità longeva, come dimostra l’ultimo capitolo Civilization V, di tre anni fa, che già vanta due espansioni di successo.
Adesso Civilization si sta trasformando: Song Jae-Kyeong, sviluppatore coreano pieno di talento ed esperienza è stato arruolato da XL Games per portare la vecchia gloria dei giochi di strategia in un contesto assolutamente nuovo ed inedito, quello del MMORPG. A questa notizia gli appassionati inorridiranno, del resto, più avanti in questo articolo ci saranno “rivelazioni” scottanti che faranno arrabbiare più di un fan di Sid Meier e della sua creatura, a questi consiglio di interrompere la lettura e correre subito a giocare a Civilization 3 o 4. A coloro invece interessati alle novità ed alle sfide di un mercato molto conteso, dico di continuare a leggere.
Civilization Online di sorprese ne avrà tante e senza dubbio si consolida da subito come una novità assoluta nel frizzante mondo dei giochi MMORPG dove titoli come Drakensang, Mists of Pandaria o Guild of Wars sono sempre a caccia di sorprese e funzionalità stimolanti. Per quanto riguarda Civilization Online, caratteristiche uniche ce ne sono molte e tutte attendono il banco di prova del mercato. Il giocatore creerà un proprio personaggio, un “omino” che fungerà da Leader delle civiltà, ne sceglieremo fattezze, nome, carriera come in qualsiasi RPG. La civiltà scelta sarà fondamentale: ci sono 5 civiltà disponibili che si fronteggiano nel gioco ed ogni partita la vedrà fronteggiarsi inesorabilmente, mentre si collaborerà con i giocatori che appartengono alla nostra civiltà lavorando per obiettivi comuni tecnologici, culturali o bellici.
La struttura delle partite è abbastanza diversa da qualsiasi MMORPG: quando si inizia un gioco viene generato un mondo casuale e le partite “terminano” come in qualsiasi gioco di strategia, nel caso di Civilization quando si scopre la tecnologia per andare nello spazio o quando si abbattono i rivali in guerra. Durante il gioco siete assolutamente liberi: non ci sono Quest particolari, missioni speciali, o storie da seguire, ed ogni volta che la partita termina per giocare dovrete re-iniziarne una nuova, in un ennesimo mondo casuale: la cosa strana e che a parte qualche punto esperienza per il vostro alter ego del MMORPG, non vi porterete dietro nulla dalla partita chiusa che diventa un capitolo chiuso per sempre.
Il miscuglio tra generi è palese: le partite sono partite tipiche di qualsiasi gioco di strategia, mentre il giocatore passa da guerra a guerra solo con un omino che si evolve nel tempo, ma senza nessun esercito o possedimento “Ereditato” dalle partite già vinte.
È ancora molto presto per dare un giudizio a questa “transizione” dallo strategico a turni più famoso della storia al mondo dei MMORPG. Senza dubbio si può dire che non appartiene a nessuno dei due generi è che si tratta di una commistione che non sappiamo se potrebbe piacere al pubblico dei giocatori dei MMORPG o agli appassionati di Civilization.